mercoledì 14 maggio 2008

Omeopatia

Questa mattina ho ascoltato una trasmissione che, prendendo spunto da un fatto di cronaca, criticava, pesantemente, l'uso dell'omeopatia. Riporto di seguito le riflessioni che ho fatto e che ho spedito alla conduttrice del programma.

"Oggi ho ascoltato con interesse la parte della puntata relativa all'omeopatia.
La notizia della morte della ragazza di 16 anni, perché non curata per il diabete, mi ha lasciato rattristato e perplesso, non riuscivo a capire come un medico, per quanto "omeopata" potesse aver fatto sospendere l'insulina.

Già il GR successivo cambiava un po' la notizia data durante il suo programma, il medico non aveva tentato di curare il diabete con l'omeopatia, ma con forti dosi di vitamine.

Su un quotidiano, poi, scopro che il "medico omeopata", forse non è un medico e forse non è omeopata...

Alcune considerazioni:
  • Un fatto così grave forse richiederebbe un'informazione un po' più puntuale. Sarebbe una bella "istruzione per l'uso" anzi, per il "*non* uso" conoscere il nome di questa persona che con tanta capacità riesce ad imbrogliare chi si trova in difficoltà e con tanta leggerezza mette a repentaglio la vita di chi sta male.
  • Spero di sentire domani una smentita, o per lo meno una correzione di quanto detto oggi: in questo caso, non è stata l'omeopatia ad uccidere, ma sono state le vitamine.
  • O forse la colpa non è neppure delle vitamine, ma di un miscuglio di dolore, disperazione, ignoranza, speranza, buona fede, imbroglio, ...
  • Io non credo nell'omeopatia, non capisco come potrebbe funzionare. Ma mi curo con rimedi omeopatici, come con altri rimedi "naturali", come anche con medicinali prodotti da case farmaceutiche. Uso l'omeopatia perché funziona meglio di altre medicine. Oltre a questo ha un costo generale inferiore alle medicine per quanto riguarda i tempi di guarigione, le ricadute, le conseguenze sull'ambiente.
  • Come posso usare in momenti così delicati, come le malattie, dei rimedi che non capisco? Non è una scelta ch si fa a cuor leggero. In particolare quando si trattava di curare i figli piccoli, incapaci ancora di esprimersi, la scelta tra medicine e rimedi è stata molto difficile. Ci siamo affidati a "medici" medici, disponibili a seguire da vicino l'evoluzione della malattia. A volte usavamo i rimedi avendo pronte in casa anche le medicine.
  • Il passaggio dall'uso di farmaci a quello dei rimedi è coinciso, nella nostra famiglia con una drastica riduzione del consumo di medicine, in particolare antibiotici e con una drastica riduzione delle malattie. Ovviamente questo fatto può essere dovuto ad una pura coincidenza, l'esperienza di una famiglia non ha certo valore statistico.
  • Sarebbe interessante venisse compiuto qualche studio statistico su quanto si ammala e quanto guarisce chi usa medicine e chi usa rimedi. Non credo che sarebbe difficile una ricerca di questo genere, e sarebbe interessante.
  • Purtroppo penso che anche di omeopatia si possa morire, come si muore a causa dei medicinali, dell'ospedale, dei medici, della mancanza di cure, ...
  • Ma istruzioni per l'uso che prendono spunto da un fatto, non ben approfondito o distorto per dire che l'omeopatia può uccidere, non mi sembrano un buon servizio per la salute pubblica.

Distinti saluti."

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