lunedì 28 luglio 2008

Diario di scuola

"Bisognerebbe inventare un tempo specifico per l'apprendimento. Il presente d'incarnazione, per esempio. Sono qui, in questa classe, e finalmente capisco! Il mio cervello si propaga nel mio corpo: si incarna.
Quando non succede, quando non capisco niente, mi sfaldo, mi disintegro in questo tempo che non passa, mi riduco in polvere e un soffio basta a disperdermi.
Ma, affinché la conoscenza possa incarnarsi nel presente di una lezione, occorre smettere di brandire il passato come una vergogna e l'avvenire come un castigo."

da Daniel Pennac, "Diario di scuola", Milano, 2008

Un libro che ci fa ri-aprire gli occhi sugli studenti, asini o secchioni, che siamo stati. Che ci porta a ricordare gli insegnanti che abbiamo avuto. E, per quelli di noi che insegnano, che costringe a ri-guardare le proprie azioni e le relazioni con gli alunni al di sotto della coltre di banalità, luoghi comuni, pregiudizi con cui di solito le copriamo.

Un libro che aiuta a capire.

Un libro che mi piacerebbe tutti i miei colleghi e tutti i miei alunni avessero letto.


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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Forse prof dovrebbero davvero leggerlo tutti i professori , come tutti gli studenti , e ricordarsi un po' tutti che nessuno è nato con la scienza infusa :P

arrivederci

Daniele ha detto...

L'idea della "scienza infusa" fa parte del pensiero magico...
Il pensiero magico colpisce sia gli insegnanti: "ho detto questa cosa ora gli alunni devono saperla"; sia gli alunni: "Questo non lo capirò mai, è inutile che lo studi".

Un paio di citazioni di Pennac.

"[...] i miei presunti somari e io lottavamo contro il pensiero magico, quello che, come nelle fiabe, ci tiene prigionieri di un eterno presente. Farla finita con lo zero in ortografia, per esempio, significa sottrarsi al pensiero magico.

"Il buon senso pedagogico dovrebbe rappresentarci il somaro come lo studente più normale che ci sia: quello che giustifica pienamente la funzione di insegnante poiché abbiamo tutto da insegnargli, a cominciare dalla necessità stessa di imparare!"

Grande Pennac!

Anonimo ha detto...

bisogna anche dire un'altra cosa.
Un alunno vive la vita piu o meno un giorno alla volta

i professori progettano settimane intere

usando un'altra citazione di pennac

"Per il ragazzo il futuro sta tutto nei pochi giorni a venire. Parlargli dell'avvenire significa chiedergli di misurare l'infinito con un decimetro"

Marco Beri ha detto...

A me e` molto piaciuto anche "Come un romanzo", sempre di Pennac.
Vorrei che i miei figli avesso la fortuna di incontrare professori con la tua passione.