giovedì 3 febbraio 2011

articolo 41

In mezzo a tutta la baraonda attuale e atutti i problemi che si stanno accumulando sulle nostre teste e su quelle dei nostri figli e nipoti, qualcuno propone di modificare l'articolo 41 della costituzione italiana.

Mi vergogno perché non lo conosco. Allora sono andato a cercarlo:

http://www.liberliber.it/biblioteca/i/italia/costituzione_della_repubblica_italiana/html/testo.htm

e ho letto:

"L'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali."

A questo punto la mia vergogna è aumentata di molto.

Qual è la parola sbagliata da correggere in questo articolo?

Come facciamo ad aver votato dei nani così pieni di sé da voler correggere i giganti che hanno scritto la nostra costituzione?

Propongo a *tutti* i politici una moratoria sulla costituzione: non abbiamo i numeri per migliorarla, possiamo fare solo danno, manteniamola così com'è.

Giù le mani dalla costituzione!

4 commenti:

Marco Beri ha detto...

Quanta ragione nelle tue parole... Di solito ci sediamo sulle spalle dei giganti per costruire più in alto, non per picconare in basso.

Marco Ronchetti ha detto...

Grazie Daniele. Credo non si possa esprimere meglio l'imbarazzo di vivere in questo nuovo millennio da incubo.

Anonimo ha detto...

Ogni tanto faccio visita e cio che scrivi lo trovo molto interessante,peccato che Tu lo faccia di rado.
Nell'argomento Matematica e voti in classe ricordo con piacere quando la mia insegnante di matematica del quarto anno ci spiegò come faceva a dare i voti.
Dava dei punteggi a ogni esercizio e quindi ne ricavava la gaussiana.
Nel dare il voto spostava l'apice della gaussiana in zona 6 per effetto di compito facile o difficile.
Da allora son passati 40 anni e se lo ricordo è perche avrei piacere che qualche altro insegnante lo portasse avanti.

Federico

Daniele ha detto...

Ciao.

Per quanto riguarda la frequenza con cui scrivo, hai ragione! Faccio schifo, ma sono troppo preso da tante altre cose da fare.

Per quanto riguarda i voti, anch'io do un punteggio ad ogni esercizio, dichiarato nel testo del compito stesso. Il voto però non dipende da come va il compito, ma solo da quanta parte del compito è stata svolta correttamente. Lo svantaggio del metodo seguito dalla tua insegnante è che anche quando tutti fanno bene il compito ci sarà sempre qualcuno insufficiente perché spostando la sufficienza sulla media per forza c'è qualcuno sotto alla media.

Con il mio metodo gli alunni, quando affrontano il compito, sanno quanti e quali esercizi devono fare per ottenere la sufficienza. Di solito metto un esercizio un po' più difficile degli altri e che vale un po' di meno, chi fa giusto anche questo raggiunge i voti più alti.