domenica 2 settembre 2007

Matematica, mio terrore

Così è possibile che la difficoltà della matematica stia non nel fatto che essa non riguarda l'essere umano, ma nel fatto che essa lo tocca molto da vicino.
Facendo matematica, si è sollecitati nel proprio corpo, nella propria parola, nella propria immaginazione, nelle proprie emozioni. Si è sollecitati in quanto si ha di personale, di profondo, talvolta di mal conosciuto, o di sconosciuto a sé stessi.

(da Anne Siety "Matematica, mio terrore", Milano, 2001)


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